Sindromi canalicolari

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Le sindromi canalicolari della mano si riferiscono a un gruppo di condizioni in cui c’è una compressione o irritazione dei nervi che passano attraverso i canali (o “tunnel”) situati nella mano o nel polso. Questi canali sono spazi ristretti attraverso i quali i nervi e i tendini si muovono, e quando questi passaggi si restringono, può verificarsi una compressione dei nervi. Ciò può portare a sintomi come dolore, formicolio, debolezza e intorpidimento nelle mani, nelle dita o nei polsi.

Le sindromi canalicorali più comuni sono:

  1. Sindrome del tunnel carpale: È la forma più nota e riguarda la compressione del nervo mediano nel polso, che può causare dolore, intorpidimento e formicolio nella parte della mano innervata da questo nervo (principalmente il pollice, l’indice e il medio).
  2. Sindrome del canale di Guyon: Coinvolge la compressione del nervo ulnare, che passa attraverso il canale di Guyon nel polso. Può portare a sintomi simili come formicolio, debolezza e perdita di sensibilità nelle ultime due dita (anulare e mignolo).
  3. Sindrome del tunnel cubitale: È legata alla compressione del nervo ulnare nel gomito e può causare sintomi simili a quelli della sindrome del canale di Guyon, ma a livello del gomito.

Cosa può fare un fisioterapista della mano?

Un fisioterapista specializzato nella riabilitazione della mano può intervenire in vari modi per trattare le sindromi canalicolari, cercando di migliorare la funzionalità e ridurre i sintomi. Le principali modalità di trattamento includono:

  1. Esercizi di stretching e rafforzamento: Possono aiutare a migliorare la mobilità e la forza dei muscoli e dei tendini che circondano il nervo compresso. Ciò contribuisce a ridurre la pressione sul nervo.
  2. Tecniche di mobilizzazione nervosa: Sono manovre specifiche per ridurre la tensione sui nervi e migliorare la loro scorrevolezza all’interno dei canali. Questi esercizi possono aiutare a ridurre i sintomi come formicolio e dolore.
  3. Tutori di riposo: L’uso di tutori o stecche può essere consigliato per mantenere una posizione corretta della mano o del polso e ridurre il rischio di aggravare la compressione nervosa.
  4. Trattamenti fisici: per ridurre il dolore, l’infiammazione e migliorare la circolazione.
  5. Educazione posturale e modifiche comportamentali: Un fisioterapista può fornire indicazioni su come evitare movimenti ripetitivi o posture scorrette che potrebbero peggiorare la condizione. Inoltre, può consigliare modifiche nell’ambiente di lavoro o nella vita quotidiana per evitare ulteriori irritazioni.

La Sindrome Del Tunnel Carpale (STC) è una condizione medica che si verifica quando il nervo mediano, che passa attraverso il tunnel carpale nel polso, viene compresso. Il tunnel carpale è uno spazio stretto formato da ossa e legamenti situato nel polso, attraverso il quale passano tendini e nervi che controllano il movimento e la sensibilità di parte della mano. Quando questo nervo viene compresso, possono insorgere vari sintomi, tra cui:

  • Intorpidimento o formicolio nelle dita (in particolare nel pollice, indice, medio e metà dell’anulare)
  • Dolore al polso e alla mano, che può estendersi fino all’avambraccio
  • Debolezza nella mano, difficoltà a afferrare oggetti o a fare movimenti precisi

La sindrome del tunnel carpale può essere causata da vari fattori, come movimenti ripetitivi, posture scorrette, lesioni, o condizioni come l’artrite o il diabete.

Nelle fasi iniziali si può ricorrere ad un trattamento conservativo, il quale prevede: 

  1. Esercizi di stretching per migliorare la mobilità dei muscoli e dei tendini che circondano il nervo mediano così da ridurre la pressione sul nervo.
  2. Tecniche di mobilizzazione nervosa: Sono manovre specifiche per ridurre la tensione sui nervi e migliorare la loro scorrevolezza all’interno dei canali. Questi esercizi possono aiutare a ridurre i sintomi come formicolio e dolore.
  3. Tutori di riposo per il polso e le dita per mantenere una posizione neutra durante il sonno o durante attività quotidiane, riducendo la pressione sul nervo mediano.

Nei casi più gravi o quando il trattamento conservativo risulta inefficace, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

Solitamente il paziente può muovere ed utilizzare la mano dal giorno stesso in quanto non è necessaria nessun tipo di immobilizzazione.

La riabilitazione post-operatoria ha l’obiettivo di:

  • contenere i normali segni fisiologici della fase infiammatoria dei primi giorni dopo l’intervento, uno su tutti l’edema
  • recuperare la piena articolarità delle dita e del polso
  • monitorare e prevenire l’insorgenza di cicatrici ipertrofiche e rigidità articolari.
  • rinforzo della muscolatura infrinseca del pollice 
  • rieducazione della sensibilità nel caso siano riduzioni / alterazioni di questa
  • recuperare l’autonomia nelle attività della vita quotidiana