5k+ pazienti trattati ogni anno
Negli anni ho maturato una notevole esperienza nell’utilizzo di tutori, ideati sul quadro clinico e le necessità di ogni paziente, e di tutte le tecniche riabilitative specifiche di questa disciplina.
Parallelamente all’attività clinica, partecipo in veste di docente a master di riabilitazione dell’arto superiore e come oratore in congressi nazionali ed internazionali.
Esercito la mia professione a Torino presso le seguenti strutture:
Centro Polispecialistico Sebastopoli CPS
Humanitas – clinica Fornaca
La sindrome del tunnel carpale è una delle cause più comuni di formicolio e dolore alla mano: scopri sintomi, cause e le migliori cure disponibili.
La sindrome di De Quervain provoca dolore al polso e difficoltà nei movimenti del pollice: scopri come riconoscerla e quali sono i trattamenti efficaci.
Il morbo di Dupuytren causa l'incurvamento progressivo delle dita della mano: scopri come identificarlo precocemente e quali terapie sono disponibili.
Artrite e rizoartrosi causano dolore e rigidità alle mani, limitando i movimenti quotidiani: scopri sintomi, diagnosi e terapie efficaci per migliorare la qualità della vita.
La sindrome del dito a scatto provoca blocchi dolorosi nei movimenti delle dita: scopri come riconoscerla e quali trattamenti possono risolvere il problema.
L’epicondilite laterale, nota come gomito del tennista, causa dolore all’avambraccio e difficoltà nei movimenti: scopri sintomi, cause e cure efficaci."
Vuoi capire meglio la tua situazione e trovare il trattamento giusto? Prenota una visita, non lasciare che il dolore limiti le tue giornate.
Dopo aver visionato i referti medici e gli esami strumentali vengono valutate l’articolarità, la forza e tutti i parametri necessari per impostare il trattamento ottimale per il paziente.
Definiti gli obiettivi, vengono individuati gli strumenti più idonei da adottare nel percorso riabilitativo
Ogni paziente ha un programma di lavoro personalizzato di esercizi da eseguire a domicilio con tempistiche e modalità precise
Il raggiungimento degli obiettivi clinici può richiedere anche lunghi periodi di trattamento, per questo motivo il paziente viene monitorato con controlli periodici per valutare eventuali modifiche nel piano di trattamento.
NO
Una presa in carico precoce del paziente permette di prevenire le possibili complicanze come la rigidità e aderenze e ottenere risultati soddisfacenti con un minor numero di sedute.
Nella maggior parte dei casi la fisioterapia può iniziare dopo pochi giorni dall’intervento chirurgico, nonostante la presenza di medicazioni.
NO
Le medicazioni ed i supporti di immobilizzazione (gesso o tutore che siano) devono immobilizzare efficacemente la sede della lesione e permettere la piena mobilità dei segmenti liberi.
Ad esempio, un gesso per trattare una frattura a livello del polso deve consentire la piena mobilità delle dita lunghe del pollice altrimenti tenderanno ad irrigidirsi rallentando la ripresa funzionale e inficiando negativamente sul risultato finale.
Se il gesso o la medicazione sono troppo stretti e la mano tende a gonfiare, rivolgetevi al medico che vi ha in carico per eventuali modifiche.