Lesione dei nervi periferici

Home

Patologie che trattiamo

Le principali lesioni nervose periferiche della mano riguardano tre nervi principali: nervo mediano, nervo ulnare e nervo radiale. Ecco una panoramica delle loro lesioni più comuni e del ruolo del terapista della mano nel trattamento:

  1. Lesione del nervo mediano

Sedi comuni di lesione:

  • Tunnel carpale (sindrome del tunnel carpale)
  • Avambraccio (lesione alta, ad es. sindrome del pronatore)

Sintomi:

  • Intorpidimento, formicolio o dolore a pollice, indice, medio e metà dell’anulare
  • Debolezza della presa fine (es. difficoltà a pinzare con pollice e indice)
  • Atrofia dell’eminenza tenar nei casi gravi

Intervento del terapista della mano:

  • Terapia conservativa: ortesi per il polso, esercizi di rinforzo muscolare e per il controllo motorio, tecniche di mobilizzazione nervosa
  • Post-chirurgia (es. decompressione del tunnel carpale): riabilitazione per ripristinare mobilità, forza e destrezza
  1. Lesione del nervo ulnare

Sedi comuni di lesione:

  • Gomito (sindrome del canale cubitale)
  • Polso (sindrome del canale di Guyon)

Sintomi:

  • Intorpidimento e formicolio ad anulare e mignolo
  • Debolezza dei muscoli intrinseci della mano (difficoltà nei movimenti fini)
  • “Mano ad artiglio” nei casi avanzati (iperestensione delle dita e flessione delle falangi)

Intervento del terapista della mano:

  • Ortesi funzionali per proteggere il nervo e prevenire deformità
  • Esercizi per la forza e il controllo motorio (pinza pollice-indice, forza del mignolo)
  • Terapie neuromuscolari per stimolare i muscoli deboli
  1. Lesione del nervo radiale

Sedi comuni di lesione:

  • Omero (paralisi del sabato sera, frattura omerale)
  • Avambraccio (sindrome del tunnel radiale)

Sintomi:

  • “Mano cadente” (impossibilità di estendere polso e dita)
  • Perdita di sensibilità sul dorso della mano (zona del pollice)

Intervento del terapista della mano:

  • Ortesi funzionali per mantenere l’autonomia nelle attività della vita quotidiana
  • Esercizi per il rinforzo dell’estensione del polso e delle dita
  • Stimolazione neuromuscolare per facilitare il recupero

Un terapista della mano gioca un ruolo cruciale nella riabilitazione di queste lesioni, sia nella gestione conservativa che post-chirurgica. Il suo lavoro include l’uso di ortesi, esercizi specifici, terapia manuale e tecniche neuromuscolari per migliorare la funzione della mano e prevenire deformità.



Mano complessa

Una lesione complessa della mano coinvolge più strutture contemporaneamente, come tendini, nervi, vasi sanguigni, ossa e pelle. Queste lesioni possono derivare da traumi ad alta energia (es. incidenti stradali, infortuni sul lavoro, schiacciamenti, amputazioni) e spesso richiedono interventi chirurgici multipli e un lungo percorso riabilitativo.

Tipologie di lesioni complesse della mano

🔹 Lesioni da schiacciamento → possono causare danni multipli a ossa, muscoli, nervi e vasi sanguigni.
🔹 Amputazioni traumatiche → perdita di uno o più segmenti della mano o delle dita.
🔹 Lesioni tendinee multiple → compromissione della mobilità e della forza della mano.
🔹 Lesioni nervose associate a danni vascolari → rischio di necrosi e perdita della funzionalità.
🔹 Ustioni o perdita di tessuto cutaneo → necessità di innesti o lembi cutanei.

Ruolo del terapista della mano

Il terapista della mano ha un ruolo essenziale nella riabilitazione post-chirurgica e nel recupero funzionale della mano. Il trattamento varia in base al tipo di lesione, ma generalmente include:

🔹 Gestione dell’edema e della cicatrice → con tecniche di drenaggio linfatico, bendaggi compressivi e massaggi per prevenire aderenze.
🔹 Ortesi su misura → per proteggere le strutture riparate e prevenire deformità o rigidità.
🔹 Mobilizzazione precoce e progressiva → per prevenire aderenze tendinee e rigidità articolare.
🔹 Recupero della forza e della destrezza → esercizi mirati per ristabilire la funzionalità della mano.
🔹 Rieducazione sensoriale → in caso di lesioni nervose, con tecniche di desensibilizzazione e stimolazione tattile.
🔹 Riabilitazione post-amputazione → adattamento all’uso di protesi o compensazione con altre dita.

Obiettivo della terapia

L’obiettivo principale è ripristinare la massima funzionalità possibile della mano, migliorando la mobilità, la forza e la sensibilità per permettere al paziente di tornare alle attività quotidiane e lavorative.